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Diario di una MCS

Condivisione. È la ragione che mi porta a scrivere.
Da anni sento di voler comunicare in modo più continuativo col mio pubblico, e in alcuni periodi sono anche riuscita a farlo… ma senza produrre grandi risultati, perché nonostante la volontà fosse forte, il mio messaggio mancava di contenuto. Non si può chiedere a uno scrittore di svegliarsi ogni giorno con un’idea nuova e rivoluzionaria. Ma ora sono riuscita a trovare la chiave di volta.
Che cosa posso condividere? Che cosa posso dare io di veramente significativo? Le mie semplici idee creative? No, lo fanno tutti, e probabilmente anche meglio di me. Non posso nemmeno pretendere di farlo a comando, come certi vanno sbandierando, perché sfruttano segretamente ghost writers e ChatGPT.

Ora lo so: posso condividere la mia esperienza come MCS, come persona che sperimenta ogni giorno l’inasprirsi dei sintomi della Sensibilità Chimica Multipla. La vita, infatti, si fonda sulla condivisione, ed essa combatte l’isolamento al quale noi MCS siamo inevitabilmente condannati. Voglio condividere la mia esperienza e la mia conoscenza, per aiutare e aiutarci, noi che fin troppo spesso ci sentiamo ripetere che viviamo una condizione inesistente, che ci inventiamo tutto… un male che è manifestamente ambientale, prodotto collaterale del modo in cui l’umanità sfrutta il pianeta. Siamo trattati da poveri reietti volutamente inascoltati, perché puntiamo il dito contro le fabbriche, il progresso cieco e irresponsabile, l’inquinamento colpevole a opera dell’uomo.

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