A volte penso a quanto sarebbe bello
riportare le lancette del tempo dove comandano i miei desideri…
riparare ai miei errori, riscrivere tutte le volte che voglio
le pagine del mio diario…
ma sicuramente anche questo avrebbe un costo.
Per cancellare le parole ivi iscritte dovrei usare la gomma della mia memoria,
che insieme a loro si consumerebbe portandomi via l’esperienza di quel vissuto…
e per riscriverle mi servirebbe una stilografica, ma col mio sangue come inchiostro…
e sarebbe un prezzo giusto per il delitto da me commesso,
perché il Fato non ha mai permesso e mai vorrà farlo di giocare con lui,
di condurlo in catene sui sentieri della mia storia… della mia Vita.
Rimarrò qui, invece, lottando sola, contro i fantasmi e i cadaveri della Città degli Orrori…
e mi aggrapperò con forza ostinata a questa mia vita
per non tradire la fiducia che riponeva in me
colei che me la diede.