Se dovessi scegliere una parola chiave per definire il 2020, probabilmente sceglierei “paura”. L’abbiamo avvertita serpeggiare nelle nostre case da marzo in poi, tra un notiziario e l’altro, a causa dell’emergenza sanitaria del Coronavirus; ha continuato a mostrarsi nella strumentalizzazione degli sbarchi di immigrati, attraverso la violenza subita dalle minoranze in America, la violenza esercitata sulle donne. Paura, paura, paura… del virus piccolo e invisibile, dell’untore, del diverso, dell’a [....]
